FLUISMO: E’ NELLA SAGGEZZA CINSE DELL’ I CHING, NELLA CULTURA ABORIGENA DEL DADIRRI, NEL SUFISMO DELL’ISLAM, NELLA DEVOZIONE INDUISTA DI MIRABAI, NELLA VITALOGIA AFRICANA, NELL’ARTE ECCELSA DI QUESTO GRANDE PITTORE
Natività mistica (1500) Sandro Botticelli
Il Fluismo è nell’essenza delle Feste Natalizie, periodo in cui accogliamo la Nascita di Cristo e la nostra ‘rinascita’ insieme al nuovo anno e, forse, ancor più importante è nella Epifania, momento in cui viene riconosciuto il mondo di LUCE e di AMORE del Bambinello appena nato.
BUONA NASCITA E RINASCITA A TUTTI NOI dei Tratti dell’Anima, A TUTTI VOI che ci seguite nel mondo PERCHE’ IL FLUISMO SI LEGA A TUTTI GLI UOMINI E LE CULTURE DELLA TERRA CHE SEGUONO LA VIA DELL’AMORE, DELLA PACE E DELLA GIUSTIZIA. Siete nei nostri cuori!
Francesca Benedetti & Clara Orlandi
Il Fluismo è come “ L’acqua sulla terra che scorre raccogliendosi dovunque può farlo […] è un simbolo che accenna alla solidarietà e alle sue leggi […..]. Si tratta di aggregarsi agli altri per completarsi reciprocamente e favorirsi in solidarietà. Per un tale raduno vi deve essere un centro attorno al quale gli altri si raccolgono […]. I rapporti si annodano e si rinsaldano. (Saggezza cinese, I Ching, Astrolabrio, Vol.XIV).
Il Fluismo è come “Dadirri. Dadirri o ascolto profondo, riconosce la primavera radicata dentro di noi. E’ un dono di cui siamo assetati. Noi invochiamo Dadirri ed egli ci chiama. Seduti vicino a un ruscello o passeggiando fra gli alberi possiamo trovare la pace e il silenzio. Non ha bisogno di parole. L’ascolto è Dadirri. Abbiamo imparato l’ascolto fin dai primi giorni della Creazione. Non possiamo vivere bene ed essere utili agli altri se non ascoltiamo. Questo era il nostro modo di imparare – non facendo domande. Abbiamo imparato osservando, ascoltando, aspettando e poi agendo. Noi non mettiamo mai fretta alle cose o agli avvenimenti. Lasciamo che le cose seguano il corso naturale come le stagioni”. (Miriam- Rose Ungunmerr, Queensland, Australia).
Il Fluismo parla la lingua dei Sufi, i custodi del mondo “L’uomo è il figlio generato dal Cielo e dalla Terra, i quali sono per lui come suo Padre e sua Madre”. L’opera di mediazione dell’Uomo rende effettiva la comunicazione tra Cielo e Terra e si attua secondo un duplice movimento di ascesa e ridiscesa lungo l’albero che si innalza al centro del mondo il cui tronco eretto simboleggia la sua verticale assialità “come un albero eccellente, la cui radice è stabile e i rami sono nel cielo” (Ibn ‘Arabî, Il mistero dei Custodi del Mondo).
E le vie dell’Amore di Mīrābāi, la mistica dell’induismo “Oh Mohan, conosco le tue vie dell’Amore, le conosco bene. Il mio è il cammino dell’Amore e della Devozione. Io non conosco altro. Perché io ti guardo e tu rimani indifferente? Vieni, sorridimi e parlami, fa ch’io senta il battito dei tamburi. Non andartene di porta in porta, vieni da me!” (Mīrābāi, Devotional Poems).