giovedì 6 agosto 2015

Amici carissimi che ci seguite in tutto il mondo,


Il soddisfacimento dei bisogni umani rispetto ai profitti più elevati, questa è la consapevolezza che auguriamo a chi governa il mondo, un mondo dove imprenditori grandi e piccoli sono, troppo spesso, impegnati ad attuare dinamiche di vita verso un consumismo sfrenato che aliena la nostra anima dal mondo di luce, dal mondo reale che non è quello materialistico ma quello che persegue il giusto equilibrio sociale, economico, spirituale. Un equilibrio, dunque, fra materia e spirito, dove le anime vengano nutrite al pari del corpo, dove, costantemente, ci si possa chiedere: “Ma questo fa bene alla mia anima? A quella dei miei cari e a quella di chi mi sta intorno?”.
L’unico modo per attuare un simile desiderio, secondo il FLUISMO, è quello di elevare il livello di energia: solo così potremo, a pieno, attingere alle sinergie, alle sincronie che, sempre più spesso, ci arrivano da ogni dove. 
Questa è la conclusione a cui siamo arrivate dopo esperienze, coincidenze, uno studio serio su quanto accaduto che ci ha portate, ora, ad impegnarci su più fronti, ora, ad affidarci e a lasciar correre gli eventi, in questi due anni di assiduo lavoro, in cui non ci siamo certo risparmiate per cercare di ‘capirci qualcosa’. 
Ci siamo trovate anche a prendere delle decisioni drastiche, nostro malgrado, pur di salvaguardare la purezza dell’egregora che il FLUISMO evoca, perché siamo ben consapevoli del dono che ci è stato fatto e non vogliamo certo deludere i nostri ‘Superiori’!
Le persone sono sempre più affamate di conoscenza, quella vera, e quella sapienza è infusa dentro ognuno di noi, bisogna solo portarla allo scoperto, farla fluire. FLUISMO, appunto è la nuova visione che ci rende liberi perché ci fa ‘maestri’ nelle relazioni interpersonali e nell’assunzione delle nostre responsabilità: è questa l’arte del FLUISMO
Ogni artista è, dunque,  responsabile di sé stesso, possiede uno stile proprio unico e irripetibile, è un’opera d’arte vivente che emana luce e gioia di vivere.
Questa nuova visione del FLUISMO, più approfondita, rispetto a quella iniziale che prevedeva artisti ‘illuminati’ ma che risultava difficile da poter attuare in quanto ci poneva in una dinamica di controllo e di assunzione di responsabilità nei confronti di chi si definiva artista del FLUISMO, cosa impensabile e inaccettabile per noi, ci rende ulteriormente libere di proseguire e perseguire il nostro Credo personale.


Ci fa piacere annunciare che anche quest’anno Francesca Benedetti proseguirà con i suoi corsi di disegno e di fotografia. Per una ‘coincidenza’ fortunata, la nostra  brava insegnante si sposta di poco rispetto al luogo dove si tenevano i corsi l’anno passato 
Info su 

http://www.spazioliberoaxa.com/orari-e-listino-1.html 

VI ASPETTIAMO NUMEROSI In questo luogo tutto speciale dove si potranno tenere spettacoli e conferenze  




martedì 9 giugno 2015

Care Amiche e Amici Il Decalogo del FLUISMO, contenuti e approfondimenti


Dal momento che il termine FLUISMO è arrivato come una intuizione, un dono, un sogno e i sogni vanno rispettati perché ci aprono la via per vedere cose in modo nuovo, a volte così irrazionali da aprire la nostra mente cosciente a qualcosa di più grande di noi, ci siamo preoccupate, Francesca ed io, come prima cosa di verificare il significato di questa parola. Questa parola non c’era né sul dizionario della lingua italiana, né sulla Treccani on line e neanche su Google, anzi il web addirittura, in molte lingue diverse chiedeva, a noi chi fossimo. Quindi siamo andate a cercare il termine più vicino a Fluismo che era il verbo  fluire. 
Fluire dal latino fluere ovvero scorrere, detto di liquido oppure scorrere con scioltezza a proposito della parola o della voce.
Ma questa definizione non aveva nulla a che fare con il Fluismo. Solo qualche giorno fa dalla Grecia antica sono venuti in nostro aiuto.
Per sapere cosa significa Fluismo dobbiamo tornare indietro nel tempo. Immaginarci di assistere al dialogo fra due filosofi Socrate e Cratilo pressappoco intorno all’anno 50 a.C. 
Socrate chiede “Che importanza hanno i nomi e cosa diciamo che essi compiono di bello?”
Cratilo risponde “A me pare che insegnino”. E’ utile, dunque, conoscere la correttezza e la natura dei nomi.
È  Platone che riporta questo dialogo nel suo testo dal titolo Cratilo  sull’importanza delle parole e afferma che  l’Etimologia e la filosofia sono le due strategie comunicative a cui è necessario fare riferimento.
L’etimologia del termine fluire è, secondo Platone, legata a due momenti. Il primo momento consiste nel provare un sentimento di gioia/letizia. Il secondo momento è la facilità con cui diffondiamo, riusciamo a diffondere questo sentimento.
Dove nasce? Nell’Anima. Lo diffondiamo attraverso l’anima. E come lo diffondiamo? Con facilità.
Questa è l’etimologia di fluire: fluire con facilità una facilità che non subisce ostacoli perché viene dall’Anima e l’Anima non conosce condizionamento.
Il FLUISMO è evidenziato dunque da un movimento positivo, in quanto non trova impedimenti, ma risulta effusivo, agevole, ordinato. FLUISMO E’ EFFUSIONE DELL’ANIMA.
È questo che intendiamo dire Francesca Benedetti ed io quando parliamo di questa nuova corrente di pensiero.
Ecco, dunque, da dove è nato il Fluismo da questa effusione dell’Anima che sorge spontanea, ‘incolta’ non si è servita di testi accademici o di dogmi ma di altri canali per comunicare con noi.
Vorremmo ricordare che, naturalmente questo tipo di comunicazione dell’Anima è aperta a tutti indistintamente.
Adesso che abbiamo visto che cosa è il Fluismo e da dove nasce vorremmo toccare un altro aspetto: a cosa serve? Il Fluismo serve a comunicare qualcosa a qualcuno nel suo modo tutto speciale. 
Secondo la Teosofia di Rudolf Steiner  tutte le entità del pensiero umano hanno un’egregora formata dal suo stesso contenuto. Quindi, va da sé, che i nostri pensieri e attitudini personali diventino di fondamentale importanza. Tutto deve concorrere a nutrire, rafforzare, abbellire quest’immagine che abbiamo del Fluismo, perché quest’immagine siamo noi stessi e, dunque, se noi ci amiamo e abbiamo una buona autostima non permetteremmo mai che qualcuno si rivolga a noi stessi se non in termini puri e cristallini, ricchi di immagini chiare e costruttive.
Per chi ancora non lo sapesse, tutti gli esseri umani qui sulla terra sono delle radio rice-trasmittenti. Tutte le parole e i pensieri che formuliamo si racchiudono in una bolla che ci sovrasta dall’alto e, al momento opportuno, il contenuto di questa bolla ci ritorna indietro con effetto boomerang perché siamo stati noi a ‘lanciarla’ nello spazio.  Questo vale per i singoli individui, come per le società costituite, le nazioni, i popoli. Questa è una Legge Universale che spiega il modo di comunicare dell’Universo.  È molto importante comprenderla.
Dunque esiste  un’ egregora del Fluismo perché lo abbiamo pensato, ne abbiamo parlato, lo abbiamo ‘coccolato’. Circa 100.000 presenze sul web lo hanno pensato o nominato almeno una volta. Qui, in questa egregora  lo sguardo dell’anima spazia libero per scorge le dinamiche che muovono gli ingranaggi dell’Universo. 
Data la vastità che ci sovrasta e che mai avremmo pensato di ‘muovere’, Francesca ed io non possiamo né vogliamo esercitare un controllo come neppure possiamo conoscere i veri pensieri, desideri e atteggiamenti delle persone che, direttamente o indirettamente, prendono parte a questo ‘Disegno’ e che, a volte, umanamente parlando, non sempre risultano essere, nel loro percorso, arrivati su una via di luce che tutti, peraltro, possono raggiungere. Bene inteso,  tutti devono assumersi la responsabilità dei propri pensieri ma va da sé che spesso questi si rivelino una illusione. L’illusione, si sa, incatena l’energia e ristagna come una palude. 
Francesca ed io preferiamo contemplare una visione fluida e viva, una visione che sia personale e collettiva allo stesso tempo. Per questo motivo, preferiamo prendere distanza da tutto ciò che ci intrappola e ci allontana dal nostro impegno personale e, allo stesso tempo, ci fa accogliere con gratitudine le persone che condividono, innanzi tutto con se stesse e, poi con noi, sentimenti di gioia e di apertura per poi donarli all’altro.
Questo atteggiamento, che ci unisce fortemente, ci regala la chiarezza necessaria per non farci sopraffare dall’attaccamento, di chi, se pur inconsciamente, si sia  avvicinato o si avvicinerà  al Fluismo pensando di negoziare quello stato fluido del sistema Universale.
In una parola, Francesca ed io non desideriamo interferire con il libero arbitrio, ma desideriamo che le persone si sentano libere nelle proprie scelte di vita, proprio come noi desideriamo non diventare famose né ricche ma solo sforzarci di mantenere limpida e integra l’egregora del Fluismo proprio come abbiamo fatto fino ad ora.
In quest’egregora il Fluismo  ha anche un colore che è quello dell’oro del Sole: l’infinita abbondanza della luce che illumina e circonda tutte le cose, il punto fermo attraverso cui tutto gravita. 
In quest’egregora il Fluismo ha anche dei protettori. Se iniziassimo a parlare di Angeli per dirvi che l’Angelo solare che protegge il Fluismo si chiama Mihael e accorda alla sua egregora un elevato potere espressivo dove i sentimenti di gioia vengono posti in evidenza, in risalto, voi direste che forse stiamo esagerando, che ciò che affermiamo è pura utopia.
È pura utopia? E se anche fosse? Perché rimuovere dalla nostra mente il disegno di poter appartenere ad un’egregora fatta di arte, di artisti. Un’isola incontaminata proiettata in una dimensione spazio-temporale indefinita, e poter realizzare un linguaggio artistico comune che possa ritornare sulla terra per una convivenza più felice? 
L’egregora del Fluismo è un campo limpido dove poter realizzare il quadro che non siamo mai riusciti a dipingere, la musica che vorremmo comporre, la prosa e la poesia che vorrebbero arrivare direttamente al cuore dell’uomo, insomma un logos, una legge universale che faccia innamorare gli artisti veri, quelli dell’Anima, a prima vista. Dove tutto sia regolato dall’onestà intellettuale e dall’etica professionale e non dalla dipendenza che abbiamo per qualcuno o per qualcosa. Perché la mente ci inganna e ci dice che è giusto per noi mentre, invece, ci usa per impedire che si manifestino alcuni aspetti della nostra crescita. A voi la scelta!
Appare dunque il Fluismo in una tensione inevitabile fra idealismo e realismo ma perché non possiamo sognare un futuro a misura dell’uomo spirituale, perché non assumerci la responsabilità del nostro universo interiore?
E se anche l’utopia venisse considerata come semplice sogno? Cosa c’è di più bello per un essere umano se non la possibilità inseguire i suoi sogni, ritornare bambino e sognare? Perciò diamo il benvenuto, innanzi tutto, agli artisti di se stessi.
E se l’artista non fosse ‘impastato’ di gioia e letizia? Il Fluismo, se egli lo desidera, potrebbe prenderlo per mano per ricondurlo a quel sogno dell’anima.
Perché è sempre lì in quella direzione che lo porterebbe il suo sogno quello di realizzare il BELLISSIMO  e comunicare il BELLISSIMO che in questo contesto sottintende la figura Cristica così come la fede in un unico Dio comune a tutte le genti.
QUESTO INTENDE COMUNICARE IL FLUISMO: IL BELLO AFFINCHE’ IL BELLO CI  RITORNI.
Vorremmo chiudere con una semplice riflessione prima di leggere il Decalogo che interessa direttamente gli artisti che desiderano appartenere al Fluismo:
Come dicevamo è importante l’etimologia del nome,  sappiamo anche che in  nomen omen il destino di un uomo è nel suo nome, così nel termine Fluismo è racchiuso tutto il destino di questa corrente artistica. Ora sta a voi scegliere o meno di farne parte.


                                                    Il Decalogo del Fluismo

Partendo dal presupposto che la comunicazione anche quella artistica è fatta di due momenti, uno di andata e l’altro di ritorno l’artista del Fluismo

Deve trasmettere
-  Un messaggio positivo in qualsiasi tipo di arte che venga espressa o rappresentata.
- L’espressione di un sentimento di gioia, gratitudine, riconoscenza, un sentimento positivo per qualsiasi aspetto della vita.
Deve essere:
-  In collegamento diretto, prima col suo universo interiore, con la conversione al bello, poi, con l’Universo intero per esprimere tolleranza, fratellanza, unione. Siamo tutti sotto lo stesso cielo.
-  Attratto dalla multiculturalità dove regna il bello della diversità, la ricchezza di ciò che non si conosce, sempre tenendo conto del messaggio positivo.
- Aperto al sociale per promuovere la speranza, l’attesa e la certezza della risoluzione.
- L’artista del Fluismo è un uomo positivo a tutto tondo, consapevole, responsabile dei contenuti e dei messaggi della sua produzione artistica.
Deve sapersi arrendere:
- Al concetto che la sua produzione artistica si serve, naviga e si espande attraverso un potere superiore a cui è necessario sapersi arrendere. 
- E prendere distanza dai sentimenti negativi, dagli attaccamenti, dal bisogno di dipendere, di controllare. Solo così si potrebbe aprire alle numerose possibilità che esistono, alla grandezza della sua identità Universale che va oltre la fama e la ricchezza.
-  Al fatto che non esiste, in tutte le forme d’arte che sposano il Fluismo, uno stile o una modalità espressiva propria del Fluismo.
 - Alla unicità espressa dal nome. Il Fluismo è effusione dell’ANIMA e dunque unica nella sua espressione, sacra e inviolabile.



venerdì 5 giugno 2015

Progetto dei Tratti dell'anima realizzato all'Istituto Comprensivo "ARISTIDE LEONORI"

Un grazie sincero a due donne fantastiche Cinzia Macellari e Monica Bonifazi inoltre ringrazio con tutto il mio cuore Clara Orlandi e Laura Valmori Bussi per aver collaborato e creduto al progetto dei "Tratti dell' Anima". Sono rimasta professionalmente e umanamente molto soddisfatta, sia della collaborazione dei Docenti che dei ragazzi, che mi hanno seguito con estremo impegno e dedizione. 

Un' esperienza indimenticabile. Grazie a tutti

Francesca Benedetti

http://www.istitutoleonori.gov.it/wordpress/progettoi-tratti-dellanima/







sabato 2 maggio 2015

Vorremmo presentare Alessandro Sala, rappresentante del Fluismo in Liguria.


Carissime amiche e amici del Fluismo


Vorremmo presentare Alessandro Sala, rappresentante del Fluismo in Liguria.
Ho avuto modo di ottenere una lunga intervista da  Alessandro,  spero piaccia anche a voi questo ‘contatto diretto’ con l’artista Alessandro Sala. 
Clara. Ci diamo del tu? Dopo aver visto i tuoi quadri mi sembra già di conoscerti! Ti vorresti presentare per gli amici del Fluismo?
Alessandro. Sono un artista genovese, dunque la Liguria è la mia terra dove nasco il 30 dicembre del ‘58 . E’ dall’età di cinque anni che mi dedico all'arte. Proprio a quell’età  mi hanno regalato i primi colori. Per me era la "scatola magica", da dove ho attinto in piena libertà e fantasia  la materia per muovere i primi passi nella pittura.  Molta la gioia dei miei genitori che si ritrovavano qua e là la casa dipinta, se mi si vuol concedere questo termine, dai muri, al divano  fino alle parti sottostanti dei tavoli!!!
Clara. Immagino la gioia dei tuoi genitori…
Alessandro. Sì però questo essere precoce mi  ha distolto per un po’ dalla mia vera via. Mi diplomo come geometra e, due anni dopo, mi specializzo in grafica pubblicitaria. Verso la fine degli anni '70 partecipo ad alcune collettive con i miei dipinti. Ma succede qualcosa di inspiegabile:  per scelta decido di non esporre più i miei lavori. Negli anni'80 mi dedico alla progettazione grafica, lavorando per le più importanti aziende del settore.
Clara. Così hai ‘mollato’ di punto in bianco?  
Alessandro. No! La notte mi dedicavo alla creazione dei miei dipinti. Negli anni'90, in un momento molto particolare della mia vita,  scelgo caparbiamente di svolgere definitivamente l'attività di pittore. Ritorno ad esporre i miei lavori.  Desideravo comunicare qualcosa del nostro interiore al mondo. Ho elaborato  la mia tecnica, olio e sabbia, un mix preparatorio, imprimitura sulla tela o tavola. Ritengo, questo metodo, visivamente più idoneo al mio linguaggio artistico.

Clara. La comunicazione è per il Fluismo di grande importanza. Tutto ciò che esprimiamo quaggiù sulla terra arriva fino ai mondi paralleli e da essi ci ritorna indietro. Tu Alessandro cosa ne pensi?
Alessandro. Mi trovo perfettamente d’accordo con te. Noi siamo responsabili di tutto ciò che esprimiamo con la nostra arte. Oggi assistiamo ad un impoverimento dell’arte stessa perché l’artista sembra non aver più nulla da comunicare ed è per questo che dobbiamo rivolgere gli occhi verso l’alto per avere una visione rinnovata del nostro percorso artistico. La responsabilità, poi, consiste nel ‘mettere in rete’ solo positività se vogliamo creare un mondo positivo…
Clara. Qual è e cos’è per te il momento dell’ispirazione?
Alessandro. Io sono un nottambulo. Lontano dal ‘chiasso’ del giorno mi ritrovo la notte con la mia tazzina da caffè fra colori, pennelli e cavalletti…ne uso due: quello regalatomi da mio padre e quello di un grande Maestro, Carlo Azzaretti.
Clara. Come mai questo signore ti ha regalato un cavalletto?
Alessandro. No, in realtà me lo ha lasciato in eredità. Carlo Azzaretti è stato il mio maestro per quanto riguarda la pittura, ma non nel modo tradizionale. Una profonda amicizia ci ha legato per alcuni anni. Da lui ho appreso l'essenza dell'arte, non le tecniche ma la dimensione magica di essere artista. Inoltre è stato lui che ha protetto e guidato la vita del giovane artista qual ero quando l’ho incontrato.
Clara. È dunque stata una iniziazione la tua…
Alessandro. Sì ma in modo del tutto inusuale. Le nostre ‘cerimonie’ si svolgevano al bar la mattina e, piano, piano mi sono reso conto che semplicemente parlando con lui la mia pittura cresceva. Il bello è che non mi ha mai dato un consiglio tecnico come ad esempio aggiungere un colore piuttosto che un altro. Lasciandomi libero di esprimermi ha avuto su di me un ‘potere’ immenso e quando è venuto a mancare ho ricevuto da lui in eredità tutti i suoi libri d’arte e il suo cavalletto e questo naturalmente mi ha riempito d’orgoglio e ogni mia opera che vi si posa è un po’ opera sua nel senso che rivive in lui…
Clara. Lasciamo questo momento di commozione e ritorniamo alla comunicazione…
Alessandro. Sì credo fermamente nel messaggio cristico “Chiedete e vi sarà dato”, così come queste energie cosmiche elargiscono doni all’artista, così l’artista deve dare una migliore e nuova forma di comunicazione. Dobbiamo impegnarci come artisti a dare all’altro. Non dobbiamo lasciarci appiattire, come spesso saremmo tentati di fare,  per far fronte a un ambito economico pressante e irrispettoso della nostra arte. È nostro compito come artisti far crescere chi entra in contatto con noi e con le nostre opere.
Clara. Mi fa piacere sentirti parlare così. Quando noi diciamo che vogliamo rappresentare il BELLISSIMO è a questo che ci ispiriamo alla figura cristica a cui tanti fanno riferimento. Cosa mi dici delle tue figure rappresentate diciamo ‘a metà’? Senza volto e senza mani?
Alessandro. È sicuramente un segno distintivo che qualcuno, stranamente, ha definito inquietante, ma si sa il bello sta negli occhi di chi guarda. Per me vuole essere un monito, un messaggio per l’uomo e le sue etichette, i suoi condizionamenti, le sue apparenze, in realtà dietro questa apparenza c’è ben altro, c’è la fantasia, l’intuizione, l’immaginazione, c’è l’essere un tutt’uno con gli abitanti della terra e dell’Universo. Poi c’è il colore! Ad esempio  la "non brillantezza" del dipinto permette all'osservatore di aver un contatto diretto con l'oniricità. Personalmente mi definisco cosmiconirico!
Clara. Ti ringrazio molto per questa bella chiacchierata, i nostri amici potranno leggere ancora di te  e dei tuoi lavori sulla critica che ho fatto osservando le tue opere…
Alessandro. Sono io che ti ringrazio. Mi piace salutarti con il namaste, Clara…
Clara. A me piace molto anche il saluto dell'Islam quando ci si tocca il cuore, la bocca,  la fronte e poi si porta la mano verso l'alto per dire che la comunicazione è la stessa a tutti questi livelli e al cospetto di Dio.... 
Alessandro. Siamo tutti sotto lo stesso cielo... ed apparteniamo all'Universo... sempre con gli occhi rivolti in su... verso il Divino. Confermo il saluto... e mi sovviene la canzone delle Orme "Sguardo verso il cielo" che ti invito ad ascoltare. Grazie di tutto... ci sentiamo presto e non perdiamoci... oggi qualcosa è nato fra di noi... un contatto magico.

                                                                                                   (Clara Orlandi)
  
                              
 Altre informazioni su Alessandro Sala

Prediligo le mostre personali non disdegnando le collettive con altri artisti. Escursioni pittoriche con l'acquarello, la tempera, l'acrilico e gli smalti accompagnano la mia ricerca pittorica. Partecipo a   specials   televisivi, ove vengono proposti i miei dipinti, presenziati da critici d'arte. Mostre personali in Italia ed all'Estero. Diversi miei lavori entrano  a far parte di collezioni private. In compagnia del compositore e amico, Fulvio Pereda, mi avventuro in performance sonore, suonando il flauto&sax. Da alcuni anni mi sono trasferito nell'entroterra di Savona ove poter meglio proseguire il mio percorso artistico a contatto diretto con la natura. Influenzato, energeticamente, dalla vicinanza di Albissola, famosa cittadina per le sue ceramiche, da qui sono passati molti famosi artisti Picasso, Fontana, Sassu, Jorn, Lam, Elde....ecc., mi avventuro nella scultura in ceramica. 
 Il 2011 è stato ricco di soddisfazioni. Uno dei miei lavori è stata richiesto dal MAC (Museo d'Arte Contemporanea) di Bahia-Brasile e ho anche iniziato una collaborazione con una delle più importanti gallerie d'arte in Messico.
 Nel 2012 l'UNICEF, sezione Liguria (Italia), mi ha commissionato un dipinto per la festa nazionale "Nonni e bambini" e Poste Italiane ha utilizzato l'opera per realizzare la cartolina postale ed il timbro per la convalida.
 Nel 2013 ho realizzato un dipinto per il CD del gruppo progressive italiano "Il Tempio delle Clessidre".
 Nel 2014 "WonderBaustelle"  grazie all’idea di Susa Solero che ha sapientemente riunito musica, fotografia e pittura dà il via  al progetto di diffusione della musica jazz in Germania. A tale scopo mi è stato  commissionato un dipinto che verrà utilizzato come immagine del tour. Il tour inizierà il 19 giugno 2015.








Come il Fluismo percepisce le opere di Alessandro Sala

E’ Alessandro Sala, quest’artista sospeso come una lanterna magica nel cielo. Sono lanterne vuote di materia solo in apparenza, in realtà tutte animate da luce propria, infatti i personaggi delle sue tele sono uomini e donne diversi solo nell’apparenza dei vestimenti: l’essenza invisibile è maschile e femminile in UNO, ispirata come è dalle forze della bellezza.
E’ il movimento, il sottinteso verso poetico, che li fa volare con l’immaginazione. Questi personaggi sono ora timidi e romantici, pronti a dividere il cuore all’infinito,ora sfrontati gigolò nel loro ammiccare, ora uomini d’affari seduti su poltrone volanti, ora l’entità dell’artista Alessandro, nel suo raccontarsi, è un cavaliere medievale sul suo destriero: la lancia un pennello, lo scudo una tavolozza di colori a rilevare l’arte come ‘combattimento leale della vita’; ma è anche il mago con l’abito di stelle che ha smesso il mantello per vestire la sua individualità; è il blu del  suono sacro del flauto di Krishna che diffonde le note della divinità solare nell’universo. E, poi, ci sono donne che sbocciano da fiori o sono appese, come panni al vento, o nel segreto dei loro armadi con loro intimità celata o non ancora spuntata tutta racchiusa in una sfera fiorita, ma anche uomini e donne insieme nel loro eterno andare dove è il sogno che la fa, sempre, da padrone.
S’affacciano sulle tele, come se fossero in finestra, semplici camicie aperte che lasciano intravedere mondi complessi dove le stelle e le note brillano come diademi in una perenne festa per gli occhi. C’è nelle opere di Alessandro Sala un istinto, un desiderio e una sapienza nel realizzare il bello col colore. La tonalità del rosso è quella intensa del sangue a significare che la bellezza è la linfa vitale di cui tutto il nostro essere si nutre. I blu, i gialli, i verdi intensi respirano nella loro matericità leggera vie di luce su cammini diversi che pure guidano lo sguardo, la percezione di chi ammira le sue tele verso mondi e dimore che vivono la sua umanità. Così come la gioia, la leggerezza, l’armonia, il suono, il simbolo, a volte, ‘velate’ di latente ironia ci parlano attraverso le sue opere. È questo stato interlocutorio che ci collega fra terra e cielo, dove c’è la Via lattea a fare da ponte immaginario verso quelle lune sonore fecondate dalla musica.
Eppure lo gigolò, l’imbonitore, il sacerdote, il mago, nel loro affascinante porsi, hanno ancora vie da percorrere: quelle lune sonore fecondate chiedono di arricchirsi di un linguaggio nuovo. Il movimento, non più respiro nei polmoni delle tele, ma soffio invisibile, soffio divino in un’eterna presenza universale viva, un vasto mare di lucente spuma a liberare dalla rete terre ormai perse e che il cavallo sia selvaggio e libero, sia tela, sia colore, sia resa senza condizione alla Volta Celeste stellata. Che sia pure una delicatezza della natura rinnovata, che sia linguaggio che risuoni in tutto l’universo, dove le barche volanti trovino un approdo sicuro, dove i mondi siano racchiusi in un solo punto. Che Alessandro Sala, cosmiconirico, diventi così Fluismo puro.
(Clara Orlandi)
                                                                                       

venerdì 1 maggio 2015

L'associazione dei chakra al mondo de I Tratti dell'Anima



L'associazione dei chakra al mondo de I Tratti dell'Anima si sta dimostrando una carta vincente. Servendosi del linguaggio dei chakra, ormai universalmente riconosciuto, Francesca Benedetti è passata dalla conoscenza culturale all'applicazione pratica. Basandosi sulla concretezza del disegno, ognuno dei suoi allievi è sollecitato ad avere, se lo desidera, una visione profonda del sé. E' attraverso il disegno che lo stato personale dei nostri chakra ci parla. Nel corso tenuto da Francesca, non si tratta di incontrare un 'operatore' esterno che riconosca se i nostri chakra siano aperti o chiusi e debba di conseguenza fare per noi un lavoro di 'ripulitura'. 
Qui, come sempre succede ne I tratti dell'Anima, il lavoro è di nostra competenza. Francesca sollecita il nostro libero arbitrio di procedere o meno sul cammino che appartiene esclusivamente a noi. il bello è che questo entusiasmante viaggio è unico e ... di sola andata!


Clara Orlandi

mercoledì 15 aprile 2015



I TRATTI DELL'ANIMA Disegnare ad occhi chiusi vi aspetta per un FULL IMMERSION  Sabato 16 Maggio ore 17.30-20.30 presso EMOZIONI IN TEATRO in via di Saponara, 123 Acilia, si richiede prenotazione Tel. 06.52354196 339.8164805.